Ritenuta dell’8%, prezzo massimo nei Decreti attuativi e Marchio Posa Qualità Serramenti i temi trattati
Il 22 gennaio la Direzione di Unicmi ha incontrato al Ministero dell’Economia e Finanze il Sottosegretario On. Massimo Bitonci.Nel corso dell’utile colloquio, Unicmi ha posto all’attenzione del Sottosegretario MEF Bitonci le principali preoccupazioni che attraversano il comparto italiano dei serramenti e ha presentato il Marchio Posa Qualità Serramenti, il primo marchio italiano sulla posa in opera promosso da tutte le Associazioni della filiera italiana dei serramenti. Il primo tema analizzato con il Sottosegretario Bitonci è stato quello della ritenuta d’acconto a carico degli operatori economici in presenza di lavori che beneficeranno di detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie o la riqualificazione energetica, uno strumento fiscale che ha perso la sua ragione d’essere in presenza dell’obbligo di fatturazione elettronica scattato lo scorso 1° gennaio e che ingenera una sperequazione fra i serramentisti italiani e gli operatori stranieri che invece eludono tale obbligo. Successivamente Unicmi ha manifestato la grande preoccupazione dell’intero comparto italiano dei serramenti riguardo ai contenuti dei Decreti Attuativiche disciplineranno le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Infatti, se in questi decreti sarà contenuto l’inserimento di un limite per i prezzi a metro quadro dei serramenti, questo fattore produrrebbe effetti estremamente negativi sulla domanda. Difatti il tetto di prezzo proposto dal MISE (370 euro al mq, comprensivo dei costi d’installazione, IVA esclusa) è largamente inferiore al prezzo medio registrato attualmente nell’ambito degli interventi di sostituzione degli infissi (a cui si applicano le detrazioni) che si attesta (basandosi sull’analisi dei dati ENEA) a 750 euro al mq (serramenti installati, IVA esclusa), per cui questo spingerebbe una parte dei consumatori a rivedere la propria spesa spostandosi su prodotti più economici, nel contempo una parte dei consumatori rinuncerebbe alla sostituzione. Conoscendo la ripartizione del mercato tra consumatori premium e mass market UNICMI ha sviluppato una stima precisa di quello che potrebbe essere l’effetto della rimodulazione degli incentivi, ovvero una perdita di domanda di 386 miliardi euro, pari a circa il 23% del mercato. Questa stima va considerata prudenziale, tuttavia non tiene conto degli effetti di un rallentamento generale dell’economia, con una contrazione della spesa per consumi e investimenti delle famiglie, che produrrebbe una contrazione di ameno 1/3 del mercato incentivato. Infine, Unicmi, presentando al Sottosegretario Bitonci il Marchio Posa Qualità Serramenti, ha sottolineato come l’elemento “installazione” sia fondamentale riguardo alle reali prestazioni termiche del serramento e di come la corretta e certificata posa in opera dovrebbe conseguentemente essere un fattore discriminante all’interno delle norme che disciplinano le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici. Il Sottosegretario Bitonci ha preso in carico tutte le questioni illustrate da Unicmi manifestando interesse per approfondire le tematiche della ritenuta d’acconto, del prezzo massimo e della valorizzazione della posa in opera.
Unicmi vi terrà aggiornati sugli sviluppi.